Diderot testo di B. Zarzaca musica di G. Coppotelli Nello specchio della carta non c’è più il sorriso degli amici, né lo sguardo; niente ciccia o cappelli da aggiustare, non c’è vento per i brividi, né brividi per altro; solo una traccia scura per l’ incerto cammino della luce; va, s’interrompe, riprende col respiro, coi palpiti, ballando stretta; corpo diamante, anarchico amore volta la carta e scompare... (1995)